Testo unico sull'edilizia, informazioni

Pubblicato il da Simone Santoleri

Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 regola la materia urbanistica ed edilizia. Tale decreto è noto come Testo Unico sull'Edilizia: tale regolamentazione è stata emanata per risolvere l'annosa questione della mole incredibile di normative che regolavano la questione.

Normativa del Testo Unico sull'edilizia

Il detto D.P.R. n. 380/2001, e successive integrazioni e modificazioni, racchiude una complessa e completa trattazione che ha lo scopo di fornire, per il costruttore e per l'acquirente, uno valido strumento di riferimento giuridico in materia di edilizia (e urbanistica collegata). Esso è composto da tre Parti, che riportano le seguenti trattazioni:

- attività edilizia;

- normativa tecnica per l'edilizia;

- disposizioni finali.

Nella Parte 1, in particolare, vanno in risalto tre punti fondamentali che riguardano i titoli abilitativi (per evitare di incorrere in costruzioni abusive, rendendo così perseguibile, a norma di legge, il costruttore, e rendendo incommerciabile la costruzione), la denuncia di inizio attività (ossia, la c.d. DIA), il collegato certificato di agibilità e le immancabili disposizioni fiscali.

La Parte 2, invece, è stata oggetto di grande dibattito e approvazione, in particolare per l'eliminazione delle c.d. barriere architettoniche, negli edifici privati, in quelli pubblici e in quelli privati aperti al pubblico, e per la regolamentazione riguardante le norme per la sicurezza degli impianti.

La Parte 3, invece, riporta le novità rispetto alle precedenti normative, le relative abrogazioni e integrazioni, fissando anche il periodo della entrata in vigore del Testo Unico.

Distinzione fondamentale tra ''Permesso di Costruire'' e ''Denuncia di Inizio Attività''

Per addivenire alla costruzione di un nuovo immobile, o per una sua semplice modifica rispetto al progetto di una costruzione già finita, il Testo Unico precisa la distinzione e l'importanza del titolo abilitativo denominato Permesso di Costruire (in passato si parlava di Licenza di Costruire, ma il legislatore con questa nuova denominazione non ha praticamente innovato nulla) e della c.d. DIA.

Usando parole semplici, il Permesso di Costruire viene rilasciato dal Comune (ove deve essere posizionata la nuova costruzione, e non quindi dal Comune di residenza del costruttore), a seguito di richiesta, rappresentando, quindi, il titolo in questione un atto formale. La DIA, invece, non è un atto formale vero e proprio, ma consente di addivenire alla modifica o integrazione di una costruzione già finita a seguito di un termine di 30 giorni durante i quali la Pubblica Amministrazione del luogo ove è posizionata la costruzione non ha emesso un atto di rifiuto nei confronti della stessa DIA.

Nonostante tali differenze, entrambi rimangono però titoli immancabili per evitare l'abusivismo edilizio e non incorrere a provvedimenti giudiziari contro la lottizzazione abusiva.

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